I brand possono fare tanto per molti temi sociali delicati. Tra questi vi sono anche servizi ricreativi ed educativi indirizzati al tema dell’autismo. Di conseguenza anche in merito al turismo accessibile Scopriamo come.
Un approfondimento in diretta
A tal proposito vi sarà un approfondimento in diretta. Non mancate giovedì 19 novembre Enrico Fantaguzzi di LINKAUT e Manuela Giola, managing director Soluna Eventi. Alle 21:00 su Zoom seguendo questo link:
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Il potere dei brand
Il mondo delle licenze è affollato da personaggi dei cartoni animati, così come giocattoli famosi. Questi si impegnano alacremente per sviluppare prodotti e servizi di grande impatto. Questo dimostra come il potere dei brand abbia una penetrazione incredibile nel mondo kids-family.
Ciò perché il linguaggio dei marchi ha la capacità di focalizzarsi sull’attenzione dei bambini. Però essi non sono l’unico obiettivo della comunicazione: lo sono anche i genitori. Questi ultimi hanno infatti la necessità di cercare sempre nuovi alleati. Ciò vale non riguarda soltanto le formule educative: riguarda anche l’intrattenimento.
Un’unione non convenzionale
Cosa succederebbe se abbinassimo questo mondo a quello del turismo accessibile? Come i brand potrebbero sostenere i servizi ricreativi, educativi sensibili al tema dell’autismo?
E quali nuovi strumenti il colorato mondo del licensing potrebbe mettere a disposizione? È una domanda, quest’ultima, che varrebbe per sia le strutture ricettive in termini di lead e proposta al mercato, che per le famiglie.